Nella religione di stato assunse preminenza il dio-sole nelle sue varie manifestazioni. Il suo culto venne diffuso dai sacerdoti di Eliopoli (in greco "Città del Sole") che elaborarono la prima dottrina teologica. Entro il caos primordiale, il dio solare Atun, leone o leone a testa umana, creò se stesso e l’universo; già all’inizio dell’Antico Regno egli ha caratteristiche di dio nazionale e perciò viene rappresentato con la doppia corona in testa. Atun generò poi una coppia divina, Shu, ‘‘fiato" di Atun, dio dell’atmosfera e della luce del sole, e Tefnet, nata dalla saliva di Atun, dea dell’umidità atmosferica. Shu e Tefnet diedero, a loro volta, vita a un’altra coppia: Geb, la terra, sposo e fratello di Nut, il cielo stellato che sovrasta con il suo corpo il fratello e sposo Geb. Dopo di che Geb e Nut generarono quattro figli, due coppie divine costituite da Seth, dalla testa di animale immaginario, sposo della sorella Nefti, e Osiride e Iside, protagonisti del mito più famoso della religione egizia, vivo presso ogni strato della popolazione e diffuso anche nel mondo greco-romano. Questa la dottrina elaborata dai sacerdoti-teologi di Eliopoli, che venne detta Enneade perché basata su un gruppo di nove dei. Altre città come Ermopoli, nel Medio Egitto, e Menfi costruirono teogonie diverse basate su gruppi di otto dei (Ogdoade). A Ermopoli la creazione venne spiegata dai sacerdoti con l’azione di quattro coppie di dei (l’elemento maschile in forma di serpente, quello femminile in forma di rana) che impersonavano aspetti del Caos primordiale: Nun e Naunet, l’umidità, Kek e Keket, l’oscurità, Heh e Hehet, l’indefinito ed infine Amun e Amanuet, l’inconoscibile. A Menfi il dio creatore era Ptah, colui che pensò nel suo cuore tutte le creature e diede loro vita con la parola.